Teatro

Intervista a Gino Landi, regista de Il Conte di Montecristo

Intervista a Gino Landi, regista de Il Conte di Montecristo

D. Salve Gino, ha da poco diretto con un grande successo di pubblico e di critica "Il Conte di Montecristo - Il musical" al Teatro Tendastrisce. Che cosa l'ha convinta ad accettare questa sfida?
R. Quando Robert Steiner (autore dei testi, ndr) e Francesco Marchetti (autore delle musiche, ndr) mi presentarono il progetto me ne parlarono con un tale entusiasmo che ne fui letteralmente contagiato e travolto. Era impossibile rifiutare e poi a me le sfide sono sempre piaciute e questa era davvero una bella sfida!
D. Per questo concerto di presentazione de "Il Conte di Montecristo - Il musical" che tipo di regia ha deciso di utilizzare?
R. Ho puntato su una regia semplice ma efficace che trasmettesse emozioni. Ho cercato di creare determinate atmosfere con le luci create da Ghigo Micheli e con i cantanti che interpretavano i brani dal vivo non con il microfono ad archetto ma con quello gelato.
D. Perché la scelta di usare il microfono gelato?
R. A me il microfono ad archetto non piace molto: è uno strumento freddo e non mi trasmette alcuna emozione rispetto al gelato.
D. Se potesse portare in teatro questo spettacolo che tipo di regia adotterebbe a livello, per esempio, di scene e di costumi?
R. Tutto, purtroppo, dipenderebbe dal budget che si ha a disposizione. Intendiamoci però, in Italia ci sono degli spettacoli che hanno grandi allestimenti a livello di scene e di costumi ma hanno un testo molto scarno, debole. Il tipo di allestimento che abbiamo fatto noi per il concerto era già molto valido grazie ad un ottimo testo ed a splendide musiche. Per non parlare del cast: tutti grandi professionisti, molto precisi nel loro lavoro. Ogni singolo apporto può solo migliorarlo.
D. Qual'è stato il momento in cui si è maggiormente emozionato?
R. Il momento in cui mi sono emozionato ed anche commosso è stato alla fine quando il pubblico ci ha dedicato un applauso lunghissimo che ci ha ripagato del lavoro fatto ed enormemente gratificato. Veramente indimenticabile!
D. C'è un aneddoto particolare che è successo durante le prove o durante lo spettacolo?
R. Fammi pensare. Di particolare, che io ricorda, non è successo nulla ma qualcosa di eccezionale per me c'è: il fatto di aver montato uno spettacolo in soli tre giorni!!!
D. Complimenti è da guinness!!!! Tornando a noi. Nel suo percorso artistico lei ha lavorato molto in teatro ed in televisione. Quali sono i loro pregi ed i loro difetti?
R. Oddio è meglio se parliamo solo degli aspetti positivi perché se andiamo a trattare quelli negativi l'intervista durerebbe due mesi e dovremmo farla a puntate! Sono entrambi molto diversi! Per esempio in televisione è il regista che sceglie, attraverso le inquadrature, che cosa far vedere al pubblico. Così facendo l'occhio del telespettatore viene "catturato" da quell'immagine che gli può piacere o meno. Stessa cosa al cinema. In teatro è differente perché è lo spettatore che sceglie su cosa concentrare la sua attenzione senza che nessuno gli imponga niente. Unico elemento comune a tutti i settori citati è trasmettere emozioni a chi sta guardando.
D. A proposito di cinema Lei ha lavorato con grandi registi e tra questi c'è Federico Fellini. Che cosa ricorda di lui?
R. Federico Fellini era un grande regista che amava il suo lavoro moltissimo. La cosa stupefacente di lui è che comunicava ogni volta un sogno. Cercava di trasmettere le sue emozioni mentre effettuava le riprese. Perciò, ogni scena girata conteneva una parte di lui.
D. Guardando ai grandi artisti con i quali ha lavorato, come per esempio Marcello Mastroianni, Gino Bramieri, Renato Rascel e tanti altri ancora, cos'avevano in più rispetto a quelli di oggi secondo lei?
R. Gli artisti di una volta sono irripetibili ma non ci si può voltare indietro a guardare al passato. Ogni stagione dà dei nuovi frutti e quindi delle nuove leve. Tra queste leve ci sarà qualcuno che sarà eletto per quella stagione dal pubblico come il migliore ma non ci sarà più nessun Gino Bramieri, Alberto Sordi o Marcello Mastroianni.
D. Lei ha lavorato per tantissimi anni con Pietro Garinei portando sulle scene in Italia e all'estero grandi successi come "Aggiungi un posto a tavola", "Rugantino", "Ciao Rudy", "Alleluja brava gente" e tanti altri. Cosa Le mancherà di lui?
R. Mi mancherà lui! Con Pietro Garinei ho lavorato per più di quarant'anni ma purtroppo questa è la vita. Di lui mi rimangono grandi ricordi che custodirò per sempre.
D. Com'era Pietro Garinei nel lavoro?
R. Era caparbio ed amava tanto il suo lavoro, che svolgeva con passione e grande umiltà. Sapeva cosa voleva il "suo" pubblico del Sistina e glielo offriva ogni volta.
D. Gino, lei è un famoso coreografo televisivo e teatrale. Come vede la danza in Italia?
R. Non molto bene. Purtroppo si balla solo d'estate in condizioni non sempre favorevoli perché d'estate si danza all'aperto in serate a volte molto umide, che rendono il palcoscenico scivoloso, mettendo a rischio il ballerino. D'inverno invece la danza è meno presente nei teatri e questo è molto penalizzante. In televisione la danza non c'è proprio ed è meglio stendere un velo pietoso....
D. Che cos'è per lei la danza?
R. Il piacere della vita e l'amore.
D. Che cosa la colpisce di un attore quando lo vede su un palcoscenico?
R. La sincerità e l'energia che mette in ciò che fa. Se è un vero artista è capace di trasmetterti tutte le sue emozioni, dritto al tuo cuore.
D. Gino, come vede il musical in Italia?
R. Il musical in Italia lo vedo come il finale delle opere dove tutti cantano: "Partiam! Partiam!" e poi nessuno si muove...Dov'è il musical in Italia? Io non lo vedo assolutamente. Vedo i soliti prodotti importati dall'estero e riproposti in Italia ma non vedo spettacoli interamente italiani pur avendo noi ottimi compositori sia musicali che di testi. Per non parlare del pubblico che non è ancora educato al musical e non è totalmente pronto.
D. Quali saranno i suoi prossimi impegni?
R. Sto realizzando lo spettacolo "Geronimo Stilton Supershow" prodotto da Fabrizio Celestini & Andrea Maia (Promnibus) che debutterà al Teatro Sistina il 16 novembre e poi partirà per una tournée nei principali teatri italiani. E' uno spettacolo molto divertente e particolare! Inoltre curerò la regia del Festival di Sanremo che quest'anno sarà condotto da Pippo Baudo e Michelle Hunziker.
D. Qualche anticipazione?
R. Non posso....dovrai aspettare!
L'intervista si conclude qui ed io ringrazio Gino Landi per la disponibilità e la gentilezza.
 
Roma, 30 Ottobre 2006
 
“WHO IS WHO” di
Morena Pompignoli